Cos’è il formaggio vegano?
Veganesimo in Italia
Nel 2021 la popolazione vegana in Italia ha toccato i massimi storici. Il 2.6% dei cittadini italiani ha scelto il veganismo come stile di vita.
Facciamo subito chiarezza sul significato del termine “vegano”. Vegano è colui che sceglie in modo consapevole di rimuovere tutti i prodotti di origine animale (carne, pesce, latticini, uova, miele) dalla propria alimentazione. Tale scelta non è motivata solo dal rispetto verso gli animali, ma si estende alla volontà di seguire uno stile di vita più salutista e di favorire la qualità degli alimenti a discapito della quantità.
Inevitabilmente questa filosofia non si limita solo ad escludere alcuni prodotti alimentari dalla propria dieta, ma si estende anche ad altre scelte della vita quotidiana – rispetto per l’ambiente, abbigliamento, cosmesi e prodotti per la pulizia cruelty-free, ecc….
Certamente non si parla di grandissimi numeri, ma è facile notare come questo movimento stia seguendo un trend decisamente in crescita. Secondo i dati Eurispes, infatti nel 2015 solo lo 0.2% della popolazione italiana era vegana (oggi il 2.6%).
A maggior sostegno di questi dati ci è sufficiente vedere la grande ascesa dei prodotti plant-based: il numero di prodotti certificati VEGANOK registrato a Marzo 2020 (14.000) è cresciuto del 3.1% in soltanto 6 mesi (14.447 a Settembre 2020).
E in effetti, il mercato alimentare offre un’ampia gamma di prodotti “vegan”: dal tofu – chiamato anche “formaggio vegano” ma in realtà non ha niente a che vedere con il sapore dei latticini – al seitan – un sostituto della carne ottenuto dal glutine del grano e del farro.
Il vero formaggio vegano – Cos’e’ e come si fa
L’offerta di alimenti vegan si sta ampliando sempre di più e sul mercato sono disponibili degli ottimi formaggi dairy-free (senza lattosio), a base di frutta secca – mandorle, noci, anacardi.
Ma chi di noi sa veramente come si producono?
Vediamo nel dettaglio qual è il procedimento per fare un buon formaggio vegano:
Una volta pesata la frutta secca per il quantitativo desiderato, viene messa per 1 minuto in acqua bollente e subito scolata. Si frulla tutto insieme aggiungendo un po’ di acqua fino ad ottenere una pasta abbastanza densa.
Una volta terminato questo passaggio, si mette l’impasto in alcuni stampini per una notte e a temperatura ambiente, coperto da una garza di cotone. Il giorno successivo le forme di formaggio vengono riposte in dei contenitori di vetro e fatti maturare nel frigo per circa 14 giorni, ricordandosi di girarle ogni 3 giorni.
Queste preparazioni vegetali a base di frutta secca fermentata hanno un altissimo apporto calorico e proteico. Si tratta infatti di un’ottima integrazione per una dieta “vegan” e per gli intolleranti al lattosio.
Il risultato è davvero incredibile. I formaggi vegani prodotti da Fattoria Triboli – e disponibili per l’acquisto a partire da settembre 2021 – hanno un sapore molto simile ai formaggi a base di latticini… insomma una vera scoperta per gli appassionati vegani.
Non si tratta solo di buon gusto ma anche di un prodotto sostenibile dal punto di vista ambientale. Una buona parte dei consumatori non è a conoscenza dell’impatto ambientale causato dall’intensa produzione di latticini. La Oxford University ha pubblicato la ricerca “Reducing food’s environmental impacts through producers and consumers” nella quale mostra la comparazione della sostenibilità produttiva della filiera casearia rispetto alla filiera dairy-free. Lo studio evidenzia quanto le emissioni di gas (in particolare C02), lo sfruttamento dei suoli (in termini di mq) e il consumo dell’acqua si riduce con la produzione di latte dairy-free.
… E tu lo sapevi come si produce un formaggio vegano e quali sono gli aspetti positivi?
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